edizione 2006

 

 

 

Deus caritas est

Ti sei fatto mancante, bisognoso del seno di una donna, del caldo fiato del bue. Bisognoso di tutto. Piccolo, bambino e mancante, che di tutto necessita. Forza inaudita della debolezza, della mendicanza. La Tua fragilità, questa Tua mancanza ci ha preso, trascinato giù dai nostri aeroplani, dalle nostre automobili. dai nostri ciclomotori. Ci ha tirato fuori dalle nostre case, dai nostri rifugi, dalle nostre minuziose, centellinate misure. Ci hai portato qui: operai, ragazzini, avvocati, disoccupati, delinquenti: tutti mancanti di tutto.

Straordinario potere della mendicanza bambina: Colui che ci precede, Colui che precede tutto, l'Essere che viene prima si è messo a nascere, si è intromesso in un certo luogo del nostro tempo e del nostro spazio, del tempo e dello spazio che crediamo nostri.
Si è messo a fare del tempo il luogo della sua eterna infanzia. della sua eterna nascita. Si è introdotto nello spazio delle nostre singolari, personali residenze; si è insediato nelle nostre case, nelle nostre fabbriche, nelle nostre università, nei nostri ospedali. Si è intromesso nei nostri affari personali e famigliari.
Si è messo a fare dello spazio e del tempo la dimora della Sua mendicanza e della Sua signoria. L'eternità è entrata nel tempo: quale compimento più grande di questo? Quale altro compimento sarebbe possibile?
Il Figlio si è messo a fare della terra il Tempio sacro della Sua Carità: pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la suo uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino olla morte e olla morte di croce.

Indicibile mistero di Amore, senza paragone, senza misura concepibile: incommensurabile sorpresa di Carità inaudita.

Dio si è chinato nell'abisso della nostra mancanza, che è mancanza di tutto, e non ha regalato alla nostra spoglia dimora questa o quella suppellettile.
Ha regalato sé stesso: si è attribuito l'amoroso potere di nascere e stabilirsi per sempre in meno a noi; l'amorosa pretesa di insinuarsi tra i nostri interessi, di mettere le mani sulle nostre cose per dire a noi figli di Chi siamo figli, a Chi appartiene ciò che ci è stato dato come nostro.

Guardare Te: ecco la Carità Ecco l'amore.

 

26 dicembre 2006 basilica di Agliate

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