26 dicembre 2025 ore 15.00
BASILICA DI AGLIATE - Carate Brianza

AMICO MIO, DIO SI E' SCOMODATO PER ME


49° presepe vivente di Agliate
Comunione e Liberazione Brianza Comunità Pastorale Spirito Santo

Il manifesto di quest’anno, riprendendo un verso di Peguy, dice che Dio si è scomodato per me. Gesù che nasce ancora per me e per ogni uomo non è un Dio lontano che abita la profondità dei cieli, si è incarnato per farci conoscere il Padre, si è fatto uomo per mostrarci la via che porta al senso della esistenza umana. È questo il Natale, un Bambino che è Dio, un Dio per noi, vissuto sulla terra ma Figlio di Dio e Dio stesso, generato della stessa sostanza del Padre, non creato. È questo ciò che quest' anno il presepe vuole mettere a tema con la rappresentazione della prima scena, vuole vivere cioè in sintonia con una ricorrenza importante, quella del concilio, avvenuto 1700 anni fa, esattamente nel 325, a Nicea (nell’odierna Turchia).

Ma perchè un avvenimento così lontano e complesso diventa la scena prima del nostro presepe? Perchè quel concilio è stato un cardine nella storia della chiesa: il credo formulato non è espressione di una singola chiesa o di tante chiese ma è l’espressione di un desiderio di unità di tutta la chiesa, dice di una posizione cattolica, cioè universale, che escluda, in modo definitivo, interpretazioni personali, erronee o ridotte della fede cristiana.

Allora l'interpretazione errata era quella di Ario che affermava che certo, Gesù è superiore rispetto agli uomini ma è inferiore rispetto a Dio in quanto figlio. Distingueva cioè Padre e Figlio dicendo che il Figlio è stato creato.... come a dire un Dio minore. Fu l'imperatore Costantino a scegliere di non decidere da solo in merito alla questione ma di convocare un'assemblea generale dei vescovi che, con molta risolutezza, non vollero arrivare a una decisione di compromesso così che ci fosse possibilità di interpretazione personale e accomodante ma vollero un Credo in cui si dice che il Figlio è generato unigenito dal Padre, cioè è della stessa sostanza del Padre, non creato.

Così l'invito che il presepe ci dice di accogliere è quello di recitare le parole del Credo pesandole ad una ad una, esse dicono non solo chi è Dio ma anche chi siamo noi" figli di Dio”. Parole da meditare mentre, accompagnati da tutte le scene classiche del presepe, saliremo fino in cima alla collina dove troveremo Gesù Bambino, un Bambino signore di tutto l'universo ma soprattutto un Bambino traboccante amore per ogni creatura umana.

I ringraziamenti di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Mario Delpini Arcivescovo di Milano per l'invito al Presepe Vivente di Agliate.

20 ottobre 2025

26 dicembre 2025 basilica di Agliate

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